La zona di Rotolo ha belle ville che la resero famosa nell'Ottocento. Prima di
arrivare alla frazione di Dupino, nella zona di Rotolo troviamo San Giovanni a Casaburi. Seminascosta nel verde si trova la Chiesa di S.
Giovanni Battista, eretta in data incerta.
Solo nel 1441 sotto il re Alfonso I d’Aragona veniva elevata a parrocchia. All’interno notevole il quadro donato da Nicola Gagliardi raffigurante la Madonna con S. Giovanni e S. Sebastiano. Nel 1980 la chiesa a causa del sisma diventò inagibile e per 26 anni è rimasta chiusa al culto. È stata riaperta nel gennaio 2007.
Dupino
La chiesa attuale (dedicata a S. Nicola) è del Settecento, anche se la sua fondazione risale all’XI sec. All'interno, oltre ad alcuni quadri, vi è un bel pulpito in legno, dipinto in oro, del Cinquecento. La chiesa fu rifatta nel 1708.
Proseguendo si arriva a Santi Quaranta, il cui nome deriverebbe da una cappella costruita in onore di 40 martiri immolati in Oriente.
Il loro sacrificio fu molto sentito dai devoti, cosicché alcuni monaci armeni,
quando si trasferirono in Italia,ne esportarono il culto. Secondo altri, il nome
è stato dato alla zona in quanto 40 cavalieri, provenendo dalla Terra Santa,
salvarono nell'XI secolo il principe di Salerno Guaimario III, scacciando gli invasori
saraceni. Sono ipotesi senza fondamento.
Proseguendo da Dupino si arriva ai Marini
dove si può ammirare la chiesa parrocchiale dedicata a S. Marco, ricca di stucchi e di pitture.
Da qui si giunge in breve ad Alessia, dove una lapide posta nella piazzetta ricorda le
molte vittime dell'alluvione dell'ottobre 1954.
La Chiesa parrocchiale è dedicata a San Giuseppe e risale al Seicento.
Discendendo verso Salerno, si trova Arcara, una piccola frazione, il cui nome
deriva dalla presenza di un antico acquedotto romano, che faceva passare l'acqua
proprio attraverso gli archi, sfruttando un sistema di vasi comunicanti.
Ad Arcara c’è la cappella del Carmine, fondata nel 1697.
Una
reliquia di San Marco arriva ai Marini!
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